“L’occhio, dal quale la bellezza dell’universo è specchiata dai contemplanti, e di tanta eccellenza, che chi consente alla sua perdita si priva della rappresentazione di tutte le opere della natura, per la veduta delle quali l’anima sta contenta nelle umani carceri, mediante gli occhi, per i quali essa anima si rappresenta tutte le varie cose di natura. Ma chi li perde lascia essa anima in una oscura prigione, dove si perde ogni speranza di vedere il sole, luce di tutto il mondo.” (cit. – Leonardo Da Vinci).
‘L’occhio’ è un disegno di proprietà della Biblioteca Nazionale di Torino, ed è il risultato dello studio accurato e meticoloso di un genio e di uno scienziato.
Gli studi di Leonardo Da Vinci non furono legati solo al disegno e alle caratteristiche dell’occhio, ma all’ottica in generale: studi sulla visione monoculare e quella binoculare, sulla rifrazione e riflessione luminosa, del prospettografo e della camera oscura, fino a lenti da occhiali e d’ingrandimento.
Egli diceva che: “L’occhio, che si dice finestra dell’anima, è la principale via donde il comune senso può più copiosamente e magnificamente considerare le infinite opere della natura” (cit.)
E sicuramente, Leonardo con i suoi occhi ha avuto modo di considerare e approfondire molte delle infinite opere naturali, oltre che le proprie opere artistiche e scientifiche.
L’occhio di Leonardo Da Vinci è ora anche su un francobollo commemorativo per i 500 anni dalla morte (1452-1519), insieme ad altre tre sue opere: ‘L’occhio’, ‘Adorazione dei magi’, ‘Ritratto di musico’, ‘La scapiliata’.
Infinite, e non solo quattro, sarebbero potute essere le opere sui francobolli, ma è proprio il caso di dire che, … anche L’occhio ha avuto la sua parte!